Quando ho iniziato questo mestiere, 12 anni fa circa, oramai era chiaro che i Filler acido ialuronico a Milano sud non riassorbibili come il silicone o il metacrilato non erano proponibili in un mondo i cui trend stavano andando verso il risultato naturale
pertanto l’ acido ialuronico comprendeva i 90% dei filler riassorbibili. il mondo dei filler era un mondo oserei dire semplice; c’ erano due tre grossi brand con circa due tre referenze ciascuno in pratica 9 filler in tutto! oggi a distanza di 12 anni ai due tre brand che hanno fatto la storia della medicina estetica si sono associati aziende di tutto rispetto che anzi hanno fatto da volano nel mercato dei filler anche per case più rappresentative. per non parlare di tutti i filler di altissima qualità provenienti dal mondo asiatico, specialmente dalla korea, che hanno immesso caratteristiche e tipologie di filler davvero diverse.
oggi pertanto laddove c’ erano 9 filler in tutto, si trovano decine di marche ognuna con minimo 5\6 referenze: ovvero filler specifico per le labbra , filler per il naso (rinofiller), filler per gli zigomi, filler per il codice a barre, filler per la regione mandibolare (questo uscito pochi mesi fa), filler per la perdita di grossi volumi, per le rughe sottili, filler biostimolanti etc etc. come districarsi in questo mare magnum?
prima di tutto studiando! filler: le diverse tipologie utilizzate se sono aumentate le aziende produttrici, vero è che queste aziende per imporsi sul mercato hanno incominciato a fare corsi per dimostrare l’ efficacia dei propri prodotti. questo ha aumentato gli skills dei medici che hanno avuto e che tutto’ ora hanno la possibilità di frequentare questi workshop. pertanto ogni filler ha una peculiare caratteristica, oggi vanno di moda i filler ad alto “g prime”.
il “g prime” o modulo viscoelastico è quella caratteristica di un filler di tornare alla propria forma una volta sottoposto a pressione. questo cosa comporta? comporta che oggi i filler sfruttando questa caratteristica possono essere utilizzati anche per dare un effetto lifting; infatti sfruttando questa caratteristica di forte elasticità e se posizionati nelle sedi opportune come può essere l’ osso zigomatico (quindi più in profondità) hanno la capacità di effettuare un lifting del terzo medio del volto.
va da se che un filer ad altro “g prime”, quindi più duro, non andrà mai impiegato per le labbra infatti per questa zona si preferiscono filler molto morbidi, che assecondano i movimenti delle labbra; mentre per chi vuole labbra appariscenti i filler molto volumizzanti che quindi richiamano più acqua e che quindi donano più volume.
per le rughe sottili invece si preferiscono filler molto leggeri che abbiano anche una capacità rigenerante quasi biostimolante, che oltre a correggere la ruga abbiano anche una vera e propria caratteristica curativa sulla pelle del paziente. filler rigenerativo: cosa cerca il paziente quindi nella scena del filler bisogna prima di tutto capire le richieste del paziente, le sue caratteristiche anatomiche e le sue aspettative.
non è più il tempo in cui con una fila crediamo di correggere delle rughe nasogeniene, oggi bisogna fare dei planning personalizzati che ci consentano di correggere i problemi alla base. oggi non dobbiamo più mascherare un difetto bensì dobbiamo dare la cura a questo difetto.
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